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viva e cristallina sorgente è in Gesù Cri-
sto e la relazione con il Maestro deve per
questo costituire il suo “pane quotidiano”.
Ho provato a sintetizzare in un decalogo
della spiritualità della serva dei pove-
ri quelle che sono le raccomandazioni di
Vincenzo nel corso degli anni in cui ha la-
vorato alla loro formazione:
1. la serva dei poveri pratica l’imitazione
di Cristo
2. la serva dei poveri deve essere ricca di
umanità e fiduciosa in Dio
3. la serva dei poveri si impegna a vivere
costantemente in comunione con Dio e alla
sua presenza
4. la serva dei poveri in ogni cosa agisce per puro e
gratuito amor di Dio e a gloria sua
5. la serva dei poveri contempla Cristo e sa di non abbandonarlo nel
tempo del servizio al povero
6. la serva dei poveri accoglie amorevolmente il fragile segno sacramen-
tale della presenza di Cristo nel prossimo con l’identica devozione
con cui lo riceve nel sacramento dell’altare
7. la serva dei poveri accorre dovunque la miseria produce le ferite più
profonde e sanguinanti, scruta con sguardo compassionevole i mali
della società ed è pronta a lottare accanto al povero e a condividerne lo
sdegno e l’impazienza, la fame, le attese di riscatto, la sete di giustizia
8. la serva dei poveri è una donna di speranza
9. la serva dei poveri è umile e gioiosa
10. la serva dei poveri è un’autentica apostola di carità.
Vincenzo insiste sull’importanza della spiritualità perché teme che
trascuratezza nelle pratiche di pietà, affievolimento nel fervore, super-
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