Page 15 - Annali_Dicembre
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È necessario aver cura delle attività da proporre: fare animazione, or-
ganizzare un evento, allestire la sede, fare la visita a domicilio a persone in
condizione di grave emarginazione, raccogliere alimenti… sono tutte atti-
vità che soddisfano il volontario. Il servizio stanca, ma gratifica; impegna,
ma motiva. La scelta delle attività è pertanto importante per agevolare i
volontari come singoli e nelle relazioni con gli altri. La presenza di giovani
e di adulti induce ad aprire i gruppi a nuove attività, a nuovi modi per rea-
lizzarle, a nuovi strumenti che rappresentano uno stimolo positivo per ri-
vitalizzare l’associazione. Va, pertanto, prestata attenzione a scegliere le
attività e a proporle perché il servizio è un veicolo di complicità, piacevo-
lezza e di aiuto a far gruppo.
È molto importante la scelta della fascia oraria e del giorno feriale o
festivo delle riunioni di gruppo e del servizio, che pur rappresentando un
fattore relativamente semplice da gestire, è molto importante per favori-
re la partecipazione.
Incentivare la creazione di un clima amichevole di gruppo è fon-
damentale. Le proposte dei gruppi dovrebbero tener conto del bisogno
di socialità dei volontari. Il clima relazionale non si inventa, né può essere
affidato alla buona sorte. In un gruppo lo stile relazionale viene incentiva-
to da costanti e periodici percorsi formativi e dalle riunioni di gruppo. San
Vincenzo incoraggiava le Dame a partecipare alle riunioni:
“Non bisogna mancare da assistere alle assemblee, perché ciò è uti-
le. E l’utilità appare da questo, che si viene istruiti nelle cose che biso-
gna fare, altrimenti si farebbero molti sbagli. Ci si incoraggia vicendevol-
mente e si rinnova il proprio affetto reciproco. Come più carboni accesi e
poi portati altrove diffondono ulteriormente il calore, così più Dame della
Carità, sparse in vari luoghi e ogni tanto riunite, si infiammano reciproca-
mente ad un maggiore amore di Dio. L’utilità appare ancora dal fatto che
si pone rimedio a tutte le mancanze. Si fanno nuove proposte per il bene
e per l’unione perfetta. Si viene informati di ciò che si fa e illuminati sulle
difficoltà che potrebbero sorgere per ciascuna nell’esercizio della carità.
Inoltre la Compagnia diviene più forte e capace di resistere alle difficoltà e
così perpetuarsi; infatti l’intenzione di Nostro Signore è che “portiate frut-
to e il vostro frutto rimanga” (Gv 15). D 187-188
Anche la cura del clima in cui si svolgono i momenti formativi è impor-
tante. È necessario, infatti, che il loro stile sia colloquiale, che favorisca
l’inserimento dei nuovi nel gruppo senza rimarcare la loro inesperienza.
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