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si rende disponibile a visitarlo in ospedale e ad operarlo personalmente,
dando tutte le indicazioni necessarie. Si saprà dopo che una consorella
abita accanto al professionista e può così ricevere preziose informazioni
sull’iter da seguire. Intanto, non è facile, perché straniero e senza lavoro,
ma anche questi ostacoli vengono aggirati e Giovanni può ben presto ac-
cedere ad una visita specialistica e mettersi in lista di attesa.
Come vincenziane, ognuna di noi si allerta come può: chi acquista -
con un tempo proibitivo per chi non più giovane e forte deve affrontare
un’uscita in pieno inverno! - l’occorrente per il ricovero (tutto nuovo: pi-
giama, calzini, pantofole…), persino i biglietti per l’autobus, chi provvede
a prodotti per l’igiene personale (massima raccomandazione!) e la salute
(ha mal di gola) e chi si prodiga in consigli.
Viene informata la sorella, con la quale i rapporti sono deteriorati da
tempo, e questo purtroppo è un miracolo che non avviene, nonostante
spinte e incoraggiamenti. Giovanni dice di poter contare sull’aiuto dell’a-
mico con cui divide l’alloggio e questo ci rasserena, perché il problema è
anche del dopo intervento, per la fase delicata della medicazione e del-
la cura. Quando tutto sembra pronto, accade che l’intervento è rinviato
per la tosse: e allora, con le indicazioni del medico responsabile del Ban-
co farmaceutico, gli forniamo ulteriori medicinali.
Ma tutto questo non basta: al momento del ricovero, vien fuori che
non ha seguito le prescrizioni che precedono l’intervento e allora biso-
gnerà attendere un altro turno.
Nel frattempo, siamo tutte un po’ deluse e disilluse. E se non ci aves-
se detto la verità? E se si è sottratto volontariamente all’operazione? Ha
mostrato con orgoglio lo scontrino del collirio che ha acquistato in pre-
parazione all’intervento: abbiamo pensato che volesse essere rimborsa-
to, ma con grande naturalezza ha detto di no, ha potuto pagarlo con le
elemosine raccolte!
Adesso attendiamo di vederlo finalmente con la benda sull’occhio,
segno dell’avvenuta operazione. Ci contiamo. Ha assicurato di averci
detto la verità: d’altronde, avrebbe un fastidio reale e mai più l’occasio-
ne di un intervento.
Fin qui, la storia di Joan-Giovanni, verso un lieto fine, speriamo.
Ma qualche riflessione è d’obbligo.
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