Page 38 - Annali Carita

Hanno scelto di venire con noi vincenziani, i volontari del Rinnova- TEMA DEL MESE
mento dello Spirito, i Focolarini, i Neocatecumeni, i volontari della Caritas,
il Terzo Ordine Francescano, e con tutti loro vengono animate le 4 Cele-
brazioni Eucaristiche del sabato e della domenica.
In questa Casa Circondariale sono presenti oltre 400 detenuti: per
loro sono stati attivati diversi servizi. Per la sezione donne il corso di
cucito e di macramè; per le sezioni maschili, il guardaroba (rilevato dagli
Evangelici), con distribuzione di indumenti, cambio stagionale, asciuga-
mani, accappatoi, ciabatte per la doccia, scarpe, prodotti per l’igiene
intima, decine e decine di litri di bagnoschiuma, lenzuola, libri, calendari,
acquisto di occhiali, di colori per affrescare mura. Un detenuto, bravo
pittore, ha dipinto sulla parete del corridoio del guardaroba e della scuola
uno splendido affresco di S. Vincenzo che distribuisce il pane, come
sulla copertina dei vecchi Annali che loro leggono.
Per i più poveri acquistiamo caffè, zucchero, biscotti; lasciamo € 5 per
telefonare a casa o di più per le necessità, facciamo da contatto con le
famiglie che a volte dobbiamo sensibilizzare, perché chiamino più spesso i
loro cari detenuti, e a volte comunichiamo noi notizie di salute ai loro parenti.
Siamo tempestati da richieste di colloqui e di sostegno.
Termina a dicembre il progetto triennale 2016/2018. A Dio piacen-
do si trasformerà in servizio con un suo gruppo di volontari vincenziani
capaci di coordinare le azioni a rete e i volontari degli altri movimenti
cattolici, con i loro carismi specifici, che si appoggiano a noi per le opere
di misericordia corpo-
rale e spirituale
nella Casa Cir-
condariale di
Castrogno a
Teramo. §
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n progetto di lettura in carce-
re per promuovere il piacere
Letture in interno Ue la consuetudine del legge-
re e per dare valore a giorni sempre
a cura di Carolina Bravi uguali e molto difficili da trascorre-
Volontaria Vincenziana dei GVV di Chieti, Abruzzo re in celle superaffollate e per nien-
te confortevoli, ma anche un’occasio-
ne di scambio per stimolare la capacità
di analisi e di confronto con sé e con gli altri.
Tutto questo e molto altro è stato l’obbiettivo del mio progetto, iniziato
nel mese di giugno 2016, anno della Misericordia, anche per accogliere
l’invito di Papa Francesco a mettere in pratica le opere della Misericordia,
fra cui quella di visitare i carcerati.
L’attività ha coinvolto inizialmente numerosi detenuti, numero però
variabile nel corso dei mesi, perché alcuni sono stati trasferiti in altre
strutture, altri sono usciti dal carcere per fine pena o arresti domiciliari.
I nostri incontri si sono svolti e continuano a svolgersi settimanalmen-
te dalle h 15,00 alle h 17,00 in biblioteca, dove vengono letti libri di vario
genere proposti da me o dai partecipanti.
La lettura dei libri dà la possibilità ai detenuti di confrontarsi su temi
di attualità, di aprirsi agli altri e di raccontare episodi della propria vita
personale e familiare.
Mentre raccontano di sé, di esperienze che hanno fatto e che mai
avrebbero pensato essere interessanti per qualcuno, si accorgono inve-
ce dell’attenzione di chi ascolta e di dare agli altri una emozione positiva.
La biblioteca per loro è uno spazio dove possono sperimentare una
certa forma di autonomia e la lettura, mi ripetono spesso, è per loro una
sorta di “finestra sul mondo”, di contatto con la società e il mondo esterno.
Aspettano, mi dicono, il giorno stabilito per la lettura dei libri con ansia
e ciò mi rende veramente felice.
Dal mio punto di vista posso affermare una finestra
che grazie a questo progetto il mio modo
di giudicare gli altri è cambiato, che si può sul mondo
sempre avere un’occasione di ripensamen-
to e che sono gli incontri a cambiarci la vita! §
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