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go di un rapporto sessuale, uscire di casa senza permesso, litigare, tra-
scurare i bambini o bruciare la cena.
L’UNICEF punta su specifiche azioni per prevenire la violenza contro
le ragazze:
+ garantire l’accesso a scuola a tutte le bambine
+ offrire loro competenze utili per la vita quotidiana (life skills)
+ sostenere gli sforzi dei genitori, in taluni casi anche con sussidi
economici, al fine di arginare i rischi per le bambine
+ lavorare per il cambiamento negli atteggiamenti e nelle norme
delle comunità
+ rafforzare i sistemi giudiziari, sociali e penali.
In occasione dell’ultima giornata (11 ottobre 2017) l’UNICEF
ha ricordato a tutti alcuni dati allarmanti:
+ ogni 5 minuti, in qualche parte del mondo, una bambina
o una ragazza muore a causa di violenze
+ 1 ragazza su 4 nel mondo si è sposata prima di aver compiuto
18 anni
+ 63 milioni di ragazze hanno subito mutilazioni genitali
+ in alcune zone dell’Etiopia e della Repubblica Democratica
del Congo colpite dal conflitto, il 52% delle ragazze hanno riferito
di essere state vittime di almeno una forma di violenza
nei 12 mesi precedenti
+ 130 milioni di ragazze non vanno a scuola (dato UNESCO 2016)
+ nei paesi in guerra, le ragazze hanno una probabilità 2,5 volte
maggiore di non frequentare la scuola rispetto ai coetanei maschi.
Il tema dell’ultimo anno è EMPOWER Girls: “Prima, Durante e Dopo
le Emergenze”.
La violenza di genere spesso raggiunge il suo apice durante le
emergenze umanitarie, esponendo le ragazze ad abusi psicologici, fisi-
ci e sessuali, ai matrimoni precoci, a forme di sfruttamento e di tratta, per
il solo fatto di essere donne.
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