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Percorrendo le sale
espositive è stato possi-
bile riconoscere l’immagi-
ne e gli episodi della vita,
il carisma e le attività be-
nefiche del Santo francese
che segnò profondamente,
in modo completo, “come
apostolo della carità”, un
momento della vita sociale
e clericale della Francia del
XVII secolo, contrassegna-
ta da miseria e guerre.

Sostanzialmente, in un
percorso storico e didat-
tico proposto dai curato-
ri dopo studi pluriennali, il
tema principale che legava
le varie opere in mostra è
stato quello dell’iconogra-
fia del Santo, rappresen-
tata artisticamente lungo i
tempi cronologici posti dal-
la mostra, che ne ha pun-
tualizzato l’immagine me-
Francesco Vellani, San Francesco di Sales e San Vin- diante i simboli, i gesti e le
cenzo de’ Paoli presentano le Regole della Visitazione azioni che gli appartengono
alla Beata Giovanna di Chantal (1751 circa) per tradizione conoscitiva.

Quei segni identificatori che, mediante la creatività di ogni artista com-
mistiona, con pathos controriformato o con illuminato filantropismo, co-
lori, luce spirituale, chiaro scuri, tecnica pittorica e sentimenti: tali segni
pittorici sono riusciti così a restituirci un messaggio di riflessione sulle tan-
te tematiche vincenziane e come queste siano state interpretate storica-
mente, oltre che a gratificare la nostra vista.
La bella mostra ci ha regalato suggestioni e spiritualità, ricreate per
mezzo dell’immagine, coinvolgimenti che hanno toccano il cuore di tutti
noi, quando ci siamo messi di fronte al quadro esposto ed abbiamo subi-

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