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I TRE VERBI ivolgendosi alla Fami-
glia Vincenziana riuni-
DEL PAPA Rta in Piazza San Pietro
in occasione dell’anno giubi-
Adorare cenziano, il 14 ottobre 2017,
lare nel 400° del carisma vin-
a cura di P. Alberto Vernaschi, C.M. Papa Francesco riassumeva
il suo messaggio “in tre sem-
plici verbi molto importanti per lo
spirito vincenziano, ma anche per la
vita cristiana in generale: adorare, accogliere, andare”.
Nessuna meraviglia che il Papa parta dal verbo adorare. Esso, infatti,
nell’accezione religiosa dice il rendere culto a Dio ottimo massimo (ad ora-
re), rivolgendogli la parola, invocandolo, supplicandolo, compiendo quel
gesto di riverenza che i viandanti erano soliti fare verso una persona o
un oggetto degno di rispetto, allungando la destra per toccare la perso-
na stessa o l’oggetto e portandosi la sinistra alla bocca (ad os) per baciar-
la e poi agitarla verso la persona o l’oggetto. Nel linguaggio comune, poi,
il verbo adorare è usato anche per esprimere amore smisurato, bramare
con intenso desiderio, fino a fondersi con la persona amata.
Potremmo spingerci oltre e, sempre tenendo conto dell’etimologia
della parola, pensare che una cosa la si può portare alla bocca non solo
per baciarla, ma anche per mangiarla, fino a farla diventare parte di noi, a
fondersi con noi. Si può dire allora che l’adorazione è contemplazione di
Dio fino ad unirci a Lui, a portarlo dentro di noi: Lui ci unisce così intima-
mente a Sé, che non siamo più noi a vivere e ad agire ma è Lui stesso in
noi e per mezzo nostro. Questo avviene soprattutto quando l’adorazione
di Cristo nell’Eucaristia diventa un nutrirci di Lui.
Un tema ricorrente nel magistero di Papa Francesco
Quello dell’adorare, dell’adorazione, è un tema ricorrente nel magiste-
ro di Papa Francesco. Egli è più che convinto che l’essenziale per il cri-
stiano è “l’incontro con Cristo che è anche adorazione”, ma – aggiunge –
adorazione è “parola poco usata” (Alla plenaria del Pontificio Consiglio per
la Promozione della Nuova Evangelizzazione, 14 ottobre 2013). Il Papa
“osa dire che il termometro della vita della Chiesa è un po’ basso: noi cri-
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