Page 18 - Aprile
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TEMA DEL MESE                          Mosè disse loro: ”Questo è il
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          A Sassari, una mensa             E per cibo” (Esodo).
                                               Fu  manna  nel  dicembre  di  29
          Vincenziana                      anni fa quando la Parrocchia di S.

                                           Caterina  offrì  in  comodato  d’uso  al
          a cura di Isa Sarullo           gruppo di Volontariato vincenziano un
                                       locale da ristrutturare in via Canopolo, nel
                                 cuore del centro storico di Sassari, da destina-
          re ad un servizio di mensa per i fratelli poveri. La carità cinse il grembiu-
          le per farsi pane da offrire a chi ne era privo, per farsi accoglienza alla
          tavola dell’amore solidale. Sacrifici tanti, coraggio tanto, nel solco del-
          la lezione di San Vincenzo. Impegno caparbio, cura costante e compe-
          tente per relazioni di condivisione e di aiuto. Il locale poteva ospitare non
          più di 20 persone, ma si apriva un nuovo e concreto percorso di attivi-
          tà che lo spirito vincenziano avrebbe coltivato con la tenera attenzione di
          una preziosa possibilità di dono. Tutti i gruppi di volontariato vincenzia-
          no presenti in città offrirono, con la disponibilità di due volontarie, il loro
          contributo alla crescita del progetto. La prima Presidente, Anna Piga, ne
          fu fino al termine della sua vita terrena indimenticata custode e guida. Il
          tempo trascorse veloce e, in proporzione, aumentò il numero e la tipolo-
          gia delle persone indigenti, bisognose, tra l’altro, di alimenti per soprav-
          vivere e di un compagno di mensa per condividere le amarezze di dolo-
          rose storie di vita.
             Così, la nuova e attuale Presidente, Ina Mannu Murgia, forte della sua
          formazione cristiana e vincenziana, aprì gli spazi del cuore e della “fanta-
          sia” e continuò l’opera intrapresa con fermo impegno e sapiente dedizio-
          ne, preoccupandosi anche, quando necessario, della fame spirituale di
          tanti fratelli ai quali porta a domicilio il pane dell’Eucaristia.

             Distribuiti in sei turni mensili, una trentina di volontari, tra costante-
          mente attivi e saltuariamente presenti, si alternano ogni domenica e in
          tutti i giorni festivi, per garantire agli ospiti, che ormai superano sempre il
          centinaio, un pasto caldo completo, preparato con ottima professionali-
          tà, rispettoso delle diverse tradizioni culturali, anticipato da una lauta co-
          lazione e accompagnato da adeguate provviste per la cena, per i minori
          della famiglia o persone ammalate. Le tavole, apparecchiate con gusto e
          vivacità di colori, vorrebbero regalare a tante afflizioni qualche pennellata



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