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di tenerezza e di conforto. Quando possibile la carità va incontro ad altre
piccole - grandi necessità, come una bombola, una bolletta……. Quan-
do possibile.
Perché gli anni hanno vissuto spesso tempi scuri, sotto l’aspetto eco-
nomico, per una mensa così bisognosa di risorse materiali che, se trop-
po esigue o assenti, vanificano ogni generosa disponibilità. Le istituzioni
pubbliche non sempre sono intervenute col dovuto senso di responsabi-
lità nell’agevolare la conduzione di un servizio così fondamentale per tan-
ti fratelli, e la sempre vivace e famosa “fantasia” dei volontari esaurisce
spesso le sue risorse in eventi di vario genere (cene di beneficenza, lotte-
rie, questue….) che, insieme a offerte individuali e collettive e la sempre
disponibile generosità dei volontari stessi, segnano i battiti del cuore del-
la carità. Non mancano però le aritmie che sconvolgono e disorientano
“le regole” e gli impegni delle attività, anche le più fiduciose e fedeli come
appunto quelle della Mensa di San Vincenzo. Ma la fila dei fratelli è sem-
pre in attesa dalle prime ore del mattino, la temperatura non sempre è
clemente, la necessità e il desiderio di “casa” e di “famiglia” non consen-
tono pause. Anzi, spesso, sollecitano tempi più stretti.
E la Provvidenza non tradisce mai. E così è stata ancora manna, ine-
sauribile come promesso, il progetto “Pane, amore e fantasia…vincen-
ziana”, proposto e realizzato grazie al finanziamento del Fondo Benefi-
cenza Intesa San Paolo e finalizzato a sostenere e aumentare il numero
di persone accolte e servite nelle mense dei Gruppi di Volontariato vin-
cenziano, con l’obiettivo di consentire il raggiungimento di 400.000 pa-
sti l’anno. I volontari sanno che gli ospiti non si pongono mai domande
sui percorsi che colmano i loro piatti di cibo, la “loro” mensa di attenzio-
ni e di intima complicità d’amo-
re. Ben altri pensieri attraversa-
no le loro vite! Sacrifici tanti,
Ma proprio perché lo san-
no, quei volontari, nell’introdurre coraggio tanto,
l’incontro con la preghiera, invo- nel solco della
cano insieme a loro, ogni volta,
la benedizione del Signore su lezione di San
quel cibo elargito dalla Sua bon-
tà. Come da quella di Allah, il Mi- Vincenzo
sericordioso. §
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