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Peculiarità più difficili da vivere
› Stima fraterna e coesione sincera tra i membri dell’associazione.
› Rispetto, accoglienza e valorizzazione dei nuovi volontari.
› Difficoltà ad aprirsi al cambiamento.
› Umiltà.
› Consapevolezza della propria motivazione al volontariato.
› Riuscire ad accorrere ovunque ci siano le ferite che la povertà
comporta.
› Santificazione personale.
› Essere portatori del Verbo ed evangelizzare.
› Trasformare l’assistenza in promozione umana.
› Rispondere alle diverse richieste e a relazionarsi con il gruppo per
condividere obiettivi e metodi del servizio nei singoli progetti.
› Costanza nella visita domiciliare.
› Vivere serenamente la dimensione di gruppo.
Per superare le difficoltà
› Ritornare alla fonte, recuperare i contenuti del carisma.
› Impegnarsi in una formazione umana e spirituale.
› Ben vengano le distribuzioni se ci consentono di spiritualizzare
maggiormente il nostro servizio e di stabilire un rapporto più umano
con i poveri.
› Impegnarsi maggiormente per essere presenti e testimoniare.
› Umiltà con il gruppo, con il povero.
› Perdono.
› Preghiera comune.
› Parlare della provvidenza.
› Riportare al centro del sevizio Vincenziano la visita domiciliare.
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