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› L’organizzazione è l’unità del gruppo.
            › Regole: La regola non deve essere rigida e la sua padronanza
           consente di essere elastici. La padronanza delle regole
           si acquista con la formazione.
            › L’organizzazione impatta al 100% in strutture
           come le mense e i servizi speciali.
            › La formazione è premessa per una buona organizzazione.
            › Rinforza nel gruppo il senso di appartenenza.
           Necessaria per la nostra “educazione” e “crescita” sempre in itinere.
            › Una buona organizzazione è come dei rami che sorreggono
           una chioma forte e rigogliosa.
                                Organizzazione

                                 — Come è vissuta —

            › Regole intese come aiuto reciproco.
            › Cambiamento come risorsa per andare avanti.

            › Qualche volta c’è qualcuno insofferente alle regole.
            › Molti accampano scuse pensando che le regole siano troppe.
            › L’applicazione delle regole, se troppo restrittiva, potrebbe generare
           difficoltà nell’accoglienza e nell’assistenza ai poveri.
            › Necessità di un atteggiamento più collaborativo tra le volontarie.
            › È lo strumento e non il fine del servizio del volontariato.
           Fermo restando che l’organizzazione assicura la continuità al servizio,
           essa deve rimanere uno strumento non un fine.
            › L’organizzazione è un mezzo e non il fine dell’azione vincenziana,
           deve essere adeguata al tempo e al momento
           recependo i cambiamenti sociali.
            › Il rispetto delle regole è la prima forma di carità verso sé stessi
           e verso gli altri.
            › Pur se a volte è faticosa, l’organizzazione è necessaria
           e permette il lavoro di rete.
            › Non è solo forma, ma è sostanza.

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