Page 49 - Annali settembre
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più e, paradossalmen-
          te, una certa disaffe-
          zione si evidenzia so-
          prattutto in paesi di
          lunga tradizione vin-
          cenziana, quasi che
          alcuni si sentissero
          autosufficienti, smar-
          rendo il senso di fami-
          glia e di gruppo.
             6. Le schede AIC vengono distribuite in tutta Europa e anche in Ita-
          lia con regolarità, alcuni padri assistenti spirituali e alcuni sacerdoti dioce-
          sani utilizzano le schede e ne approfondiscono i temi secondo le esigen-
          ze dei gruppi e i bisogni formativi. La grande maggioranza, però, struttura
          interventi secondo i propri interessi e le proprie competenze, spesso i sa-
          cerdoti diocesani sul Vangelo della domenica. Il tema è stato molto di-
          battuto nei gruppi, ma si è convenuto che la formazione AIC è basilare,
          che può essere sviluppata e può essere il punto di partenza per appro-
          fondimenti, non può essere accantonata. È stata da tutti riconosciuta l’e-
          sistenza di un grave problema di disabitudine alla lettura e all’approfon-
          dimento. L’alibi che i più adducono è che manca il tempo, che ci sono
          molte cose da fare. In sostanza sembra che i gruppi abbiano poco tem-
          po per riflettere e meditare e che si occupino prevalentemente di proble-
          mi locali (organizzazione, aiuti, raccolte, ecc.).
             7. Sono state presentate le due relazioni di Francia e Italia e le di-
          verse presidenti sono rimaste molto colpite dall’impegno e dai risultati di
          For the people e di Pane amore e fantasia vincenziana, veramente un uni-
          cum in Europa.

             8.  È  stata  riconosciuta  e  sottolineata  l’importanza  di  conoscere  i
          nuovi media, sia per la comunicazione interna (pensiamo a Skype) sia
          per la visibilità all’esterno (Siti e FB), imparare ad informare attraverso i
          social, evitando abusi.
             Si sono elencati alcuni buoni propositi: relazioni più strette per ma-
          cro aree territoriali, in particolare Nord Italia con i gruppi della Svizzera e
          del Sud Est della Francia, e comunicazioni più strette tra le varie regioni e
          con l’AIC, tanti progetti anche entusiasmanti di cui parleremo nel prossi-
          mo Consiglio Nazionale e poi a tutti i gruppi. §

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