Page 27 - Annali settembre
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Chi avrebbe mai potuto pensarvi? ripeterà infinite volte Vincen-
          zo, convinto che l’opera affidatagli dalla Provvidenza appartenesse a Dio
          (SV X, 360).

             Dinanzi a quell’impeto istintivo di generosità e bontà della sua gente,
          Vincenzo ha una intuizione. Pur apprezzando il “buon cuore” che aveva
          spontaneamente guidato i passi di tanta brava gente in soccorso dell’in-
          descrivibile miseria di quegli sventurati, Vincenzo osserva:
               Ecco un grande atto di carità, ma fatto in modo disorganizza-
            to. Quei poveri malati avranno nello stesso giorno troppe provviste:
            parte di esse si guasteranno e andranno sprecate, ed i poveri rica-
            dranno nell’indigenza di prima (L. Abelly, Vita di San Vincenzo de’
            Paoli, Venezia 1700 vol I, cap. X, 35).

             Solo tre giorni ed è ha già pronto un “piano di guerra” contro la mise-
          ria. Una strategia semplice ed efficace, praticabile da chiunque fosse sta-
          to sedotto dagli appelli della carità, avesse avuto negli occhi la compas-
          sione del samaritano evangelico, a disposizione bende di tenerezza e di
          solidarietà: farsi carico e provvedere a tutti i bisognosi di Châtillon: orfani,
          vedove, vecchi, ammalati…

               Proposi a tutte quelle buone persone che non si limitassero a
            quei poveri per i quali si erano organizzate, un giorno ciascuna, per
            far da mangiare, ma allargassero la carità, che le aveva spinte a re-
            carsi là, ad altri poveri che si fossero presentati in seguito. Questo
            fu il primo luogo dove la Carità fu istituita (SV IX, 188-189).
             Prendono parte alla riunione nove donne. Vincenzo non si scompone.
          Le ringrazia per la disponibilità, invoca su ciascuna i favori del cielo ricor-
          dando che Dio non si lascia vincere in generosità e che, secondo la pro-
          messa di Gesù, un gesto di bontà rivolto al più sventurato tra gli uomi-
          ni, per quanto insignificante, non sarebbe rimasto senza ricompensa. Le
          esorta, infine, a perseverare nei santi propositi, sicuramente ispirati dall’a-
          more di Dio. Soprattutto propone loro di organizzarsi in modo da rende-
          re il servizio ai poveri tempestivo, efficace e durevole.
             Vincenzo non ha intenzione di forgiare intellettuali né delle mistiche.
          Semplicemente buone, entusiaste, coraggiose, laboriose operaie del
          vangelo, talmente innamorate di Gesù Cristo che per amore suo non esi-
          tino ad amarlo nei poveri, a servirlo negli ultimi. Senza esclusioni.




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