Page 9 - Annali
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In aggiunta al profilo delineato dobbiamo considerare alcuni elemen-
ti di carattere generale.
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Nel 2017 risulta prevalente, e pari al 57%, la quota di beneficiari
° già assistiti dalle Caritas e in carico ad esse da 1 anno a 5 anni e
più. Questo significa che si tratta di persone il cui transito in Cari-
tas dura tre anni in media. La lunghezza del tempo di permanenza all’in-
terno del circuito delle Caritas è un indicatore della difficoltà a uscire dalla
condizione di bisogno, e ciò è imputabile o alla pluralità di fattori che han-
no causato lo stato di povertà in cui le persone si trovano e/o alla croni-
cità della condizione in cui essi si trovano.
Il 39% delle persone che si sono rivolte alle Caritas nel 2017 pre-
° sentava tre o più problemi contestualmente, in genere di tipo
2 economico e lavorativo, mentre un residuale 8% ha dichiarato
di avere un solo problema, l’assenza di lavoro. Questo conferma, anche
all’interno della platea dei beneficiari Caritas, la natura multidimensiona-
le della povertà, un mosaico composto da molti tasselli ma in costante
cambiamento, per cui per affrontare e intervenire su di essa bisogna con-
siderare questa pluralità di piani e il fatto che a volte essi convivano.
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Nel 2017 mediamente una persona ha effettuato 6 colloqui pres-
°so le Caritas. Negli anni questo dato è progressivamente aumen-
tato: dal 2016 al 2017 si è passati da una media di 3 a una di 6
colloqui a persona. Inoltre le Caritas hanno realizzato circa 2 milioni e sei-
centomila interventi in favore delle 197.000 persone ascoltate. Sono 13
interventi in media a beneficiario. Essi includono erogazioni di beni e sus-
sidi, ma anche attività di consulenza, orientamento, sostegno specialisti-
co socio-assistenziale, accompagnamento a servizi, semplice ascolto.
Questo dato rivela che la particolarità della condizione in cui si trovano
i beneficiari (basso livello di istruzione, competenze professionali di bas-
so profilo, problemi economici, fragilità psicologiche, isolamento sociale,
ecc.) richiede intensità e continuità nel supporto fornito, che non può ri-
solversi, se non in pochi casi, in interventi sporadici e una tantum.
La disuguaglianza non è un destino:
dalle scelte di oggi dipenderà il nostro futuro
La radicalizzazione della povertà a cui assistiamo analizzando i dati
dei beneficiari Caritas si spiega se allarghiamo la prospettiva di anali-
si e consideriamo il fenomeno della disuguaglianza. Al punto in cui sia-
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