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Non è certo su nostre forze o abilità che possiamo pensare di costru-
ire l’impresa, ma proprio custodendo viva la consapevolezza di tutto ciò
che ci viene da lui perdonato e donato per corrispondere alla sua chia-
mata. In vari modi si richiama il primato della carità. L’amore che ricevia-
mo genera in noi la capacità di rispondere con un pieno amore a Dio e ai
fratelli, che si fondono nella certezza della continuità tra Dio e gli uomini,
tra il Padre ed i fratelli che lui ci pone accanto. Non due amori in compe-
tizione, ma un unico abbraccio che non può mai escludere o sacrificare
una delle componenti, è questo che possiamo cogliere come elemento
essenziale dell’essere santi che ci è affidato.
Ma per dare maggiore concretezza a queste indicazioni, il Papa ci of-
fre la sottolineatura di alcune declinazioni dell’amore, che sono partico-
larmente urgenti in un tempo come il nostro. Descrive così alcune virtù,
che possono essere oggetto di verifica, di riflessione e di crescita per cia-
scuno di noi.
Ci parla così di sopportazione, di pazienza, di mitezza per dare forma
all’umiltà e reagire al clima violento ed aggressivo, in cui ci vuole gettare
la comunicazione immediata; di gioia e di senso dell’umorismo, per te-
stimoniare il livello superiore delle realtà che sperimentiamo; di audacia e
fervore, per non perdere alcuna occasione di annuncio che la nostra gior-
nata possa offrirci. Le spinte fortissime verso l’individualismo, che speri-
mentiamo, rendono ancora più urgente il saper custodire la dimensione
comunitaria, il sapersi muovere insieme, il sostenersi a vicenda, e la ten-
tazione di schiacciare tutto sull’immediato mette in luce la necessità di
una preghiera costante, per custodire la giusta consapevolezza della di-
mensione trascendente.
Insomma abbiamo un patrimonio di sollecitazioni per combattere, vi-
gilare e discernere nei nostri gesti, nel nostro sentire, così da non rallen-
tare nel cammino verso la santità.
I media non hanno dato grande risalto a tale documento e forse an-
che questo ci dice che è ancora più importante leggerlo e meditarlo con
cura, dedicare a questo del tempo, parlarne insieme e confrontarci. Una
logica diversa da quella che respiriamo ogni giorno si affaccia e ci rigene-
ra su ciò che vale davvero. Il cammino di chi vuole insieme ad altri qualifi-
care sempre più il suo “essere carità” trova qui un sostegno della massi-
ma autorevolezza e quindi non dobbiamo perdere l’occasione che il Papa
ci ha offerto. §
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