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ITINERARI DI correndo le pagine dei gior-
nali, ritornano di grande at-
FORMAZIONE Stualità episodi di cronaca in
cui il rifiuto del prossimo e del-
Far spazio agli altri la prossimità fraterna è diventata
per la trasmissione una virtù e un valore, mentre inve-
ce la vicinanza, la prossimità vin-
dei nostri valori cenziana sembrano essere da-
tate, fuori moda e tacciate con
l’appellativo di buonismo.
a cura di Padre Valerio Di Trapani
Assistente Nazionale Il nostro tempo, dobbiamo am-
metterlo, è segnato da una globalizza-
zione senza solidarietà e il volto dello stra-
niero, del povero e dei piccoli della terra, ci appare sempre più estraneo...
e molti continuano a passare accanto ai fratelli con il volto indifferente,
con il cuore chiuso e il passo affrettato.
Mi vado convincendo sempre di più che non è sufficiente scrivere ar-
ticoli esortativi, convincenti, pieni di riferimenti a San Vincenzo de’ Pa-
oli e al Vangelo o proporre eventi formativi “spot” per accompagnare i
gruppi di Volontariato Vincenziano ad affrontare la grande sfida cultura-
le del nostro tempo; è necessario, piuttosto, fermarsi un attimo per stu-
diare percorsi formativi rigorosi ed esigenti per favorire un cambio
di mentalità che conduca le volontarie vincenziane e soprattutto le/i
presidenti a coltivare uno sguardo biforcuto: verso i poveri e verso la
comunità.
Oggi la comunità è ferita, riversa per terra a mendicare valori eterni e
necessita di volontari disposti a formarsi al fine di proporre percorsi con-
creti di umanizzazione che passano attraverso il servizio volontario
verso gli ultimi della terra. Il numero 53 degli Orientamenti Pastorali del-
la CEI per il decennio 2010-2020, “Educare alla vita buona del Vangelo”,
sottolineando la responsabilità educatrice della Chiesa recita:
53. Alla base del nostro cammi-
no, sta la necessità di prendere co-
scienza delle caratteristiche e dell’ur- Educare alla vita
genza della questione educativa.
L’educazione, infatti, se è compito buona del Vangelo
di sempre, si presenta ogni volta con
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