Page 67 - Annali settembre
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bravissimo Don Carmine, Responsabile diocesano, i suoi volontari, con
          cui condividiamo spazi, realtà, momenti liturgici, iniziative, con un ottimo
          rapporto teso alla “prossimità” così come con tutti i gruppi e le istituzioni
          del territorio secondo il principio di San Vincenzo “Contro le povertà agi-
          re insieme”.
             L’amore per Dio si concretizza in amore attivo ed operante, non più
          azione per il fratello, ma con il fratello, secondo un “cambio sistemico”
          per aiutarlo a crescere e ad essere protagonista della sua vita.

             Viviamo il presente, ispirandoci al passato e protesi ad un avvenire
          migliore per una società ed un Paese per tutti.

             Il nostro volontariato possa operare sempre con forte impegno, coin-
          volgendo, vivendo con attenzione alla Parola di Dio e con fiducia nell’in-
          segnamento della Chiesa universale e locale, servitori del Vangelo e Mini-
          stri della Carità, partecipi del cammino della vita comune, in dialogo con
          la realtà della vita sociale del nostro tempo, per un’umanità più fraterna,
          amorevole e accogliente, ed essere così “un fatto meraviglioso”, come lo
          definì Papa Giovanni Paolo II.
             Un ricordo particolare, espressione di immensa stima e gratitudine
          va, oggi, alle Presidenti che si sono succedute nel corso degli anni ed
          alle sorelle anziane presenti, che hanno dato tanto della loro vita al servi-
          zio e all’amore incondizionato per il prossimo. Rivolgiamo pensieri e sen-
          tite preghiere alle Presidenti che non ci sono più, nostre maestre e testi-
          monianza apostolica e missionaria di autentica vita vincenziana.
             Oggi siamo particolarmente liete perché quattro vincenziane faranno
          l’atto di impegno, più il nostro caro e giovane Sindaco, fratello onorario,
          che possano essi apportare nuova forza vitale, competente e creativa,
          per un sempre migliore cammino di fede, di speranza e di carità.

             Mi piace concludere rinnovando il ringraziamento a tutta la Diocesi, a
          tutta la Famiglia Vincenziana, vedo Padre Carulli, nostro formatore e gui-
          da spirituale negli anni passati, ora a Roma, Superiore della Curia Ge-
          neralizia, indimenticabile il viaggio che organizzò, per i luoghi: dal paese
          natale Pouy, Châtillon les Dombes, a Parigi, in Rue du Bac, Cappella me-
          ravigliosa dell’apparizione. Grazie Padre Giuseppe!
             Ringrazio tutti voi intervenuti e, devo dire, con tutto il cuore, interpre-
          tando il pensiero del gruppo. Vi vogliamo bene! §



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