Page 65 - Annali settembre
P. 65
Modello di vita attiva e contemplativa, sconvolse singoli e società,
non più paura per i più diseredati, ma insegnò a cercarli nelle case, ne-
gli ospedali, negli ospizi, nelle carceri, ovunque per amarli e soccorrer-
li, così come fece per gli “stranieri”, li accolse con amore e li curò, chia-
mando quanti più era possibile per una collaborazione fattiva ed effettiva.
Nel 1633, coadiuvato da Luisa de Marillac, fonda le Figlie della Carità
che avrebbero sostenuto nel servizio, le Dame della Carità; ai Missionari
affida il compito di coadiutori.
Per l’evangelizzazione e la formazione nel 1843 le Figlie della Carità,
in otto, sbarcano a Napoli, sollecitate da P. Fiorillo, che insieme al Re Fer-
dinando II e alla sposa, la veneranda Cristina di Savoia, furono felicissi-
mi di donare all’Italia meridionale le “Ali Bianche”, simbolo di pace, amo-
re ed intensa opera.
Il Re fece coniare 1000 Medaglie Miracolose, nulla si poteva fare sen-
za l’aiuto di Maria, che 13 anni prima era apparsa a Caterina Labouré.
Nel 1849, il Vescovo di Aversa,
Sua Eccellenza Mons. De Luca, fece
premura al Padre Spaccapietra, Mis-
sionario Vincenziano, perché faces-
se destinare alcune Figlie della Carità
all’educazione delle orfane di guerra,
mantenute dalla Fondazione del Cano-
nico Moretti, presso l’ex convento de-
gli Eremiti Agostiniani Scalzi, con an-
nessa la Chiesa monumentale del XIII
secolo.
Alle Figlie della Carità furono af-
fidate, man mano, le opere assisten-
ziali del territorio aversano: l’Istituto S.
Agostino (1849), il Manicomio Centra-
le (1852), l’Asilo S. Antonio (1869), l’O-
spedale Dell’Annunziata (1882), l’orfa-
natrofio Mater Dei (1899), l’orfanatrofio
Annunziata (1903), il manicomio La
Maddalena (1904), il mendicicomio
Sagliano (1912), l’Ospedale Psichiatri-
3/duemiladiciannove 63