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Mi pare importante sottolineare l’ultimo passaggio: “badare soprattut-
to che dall’inosservanza delle leggi civili non derivi danno alla Chiesa”, cioè
non soltanto si sarebbe pessimi cittadini, ma anche pessimi cristiani, dal
momento che, oltre al danno potenziale al patrimonio della Chiesa, vi sa-
rebbe anche un danno di proporzioni incalcolabili alla sua immagine e alla
sua credibilità. Agendo infatti la Chiesa in un contesto di riferimento che
ha, a seconda dei Paesi, uno specifico assetto sociale, economico, giu-
ridico e culturale, occorre che vengano rispettate tutte le leggi (salvo na-
turalmente quelle lesive dei principi della Chiesa, quali ad esempio quelle
contrarie al rispetto sacro della vita). Potremmo addirittura dire che, pro-
prio perché ad agire nel campo civile è la Chiesa, essa è chiamata in tale
campo ad avere una condotta cristallina ed esemplare.
Non si vogliono qui sot-
Rendere conto agli tovalutare le difficoltà so-
prattutto di natura cultura-
altri presuppone le ad assumere pienamente
tali indicazioni autorevoli nel-
innanzitutto un le diverse articolazioni del-
la vita della Chiesa, difficoltà
derivanti non tanto – ci man-
‘rendersi conto’ cherebbe altro! – da un desi-
derio di eludere parti della legi-
slazione civile (penso soprattutto
a talune imposizioni fiscali), quanto dalla non compiuta assunzione di una
mentalità che veda nell’esercizio stesso della vita cristiana e della sua es-
senziale funzione di annuncio della Buona Novella, non soltanto il rispetto
di ogni norma, ma anche la trasparenza di una corresponsabile gestione
dei beni, arrivando a renderne pubblicamente notizia (cioè sia all’interno e
sia all’esterno della comunità cristiana).
Esattamente 170 anni fa, Antonio Rosmini pubblicava il famoso “Del-
le cinque piaghe della santa Chiesa”, la cui quinta piaga era relativa alla
servitù dei beni ecclesiastici. Venivano indicati alcuni antidoti, fra i quali
ne cito uno testualmente: “Amare che la dispensazione de’ suoi beni ap-
parisse agli occhi del pubblico”. E questo invito non è certo per vanaglo-
ria o per contrastare il detto di Gesù riportato in Mt 6,1-2: “State attenti
a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammira-
ti da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che
è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davan-
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