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di perdere per altri. Il tempo della responsabilità che rende adulti, coinci-
          de con la “restituzione”. Si è davvero adulti quando si è capaci di dono.
             E come restituire se non in termini di donazione e di accoglienza
          dell’invito a stare nel mondo con passione e fiducia? La comunità è chia-
          mata a farsi carico delle nuove generazioni accogliendo le istanze giova-
          nili più profonde, quelle che sono in grado di esprimere i loro sogni, mo-
          tore di futuro e di speranza.


           4. Capacità carismatica e profetica delle nuove generazioni

             Oggi il mondo giovanile manifesta la sua profezia in forme anche
          molto diverse. In molti casi esprimendo una predilezione per il passa-
          to, non sempre edificante, che svela un bisogno di ordine e di riferimen-
          ti dei quali si sentono orfani. Non sembra avanzare, oggi, una gioventù
          rivoluzionaria che vuole in fretta costruire un mondo nuovo. Sembra più
          una sequela di generazioni in cerca di sicurezza, di riferimenti credibili.
          Molte tentazioni possono accompagnare questi bisogni; per questo bi-
          sogna saperli interpretare.

             Un grande e illuminante lavoro ci è stato consegnato nell’ultimo rap-
          porto Caritas. Fa davvero impressione leggere tabelle e grafici di Futuro
          anteriore (Caritas Italiana, Rapporto 2017 su povertà giovanili ed esclu-
          sione sociale in Italia), il dossier dedicato alla marginalità dei giovani che
          per la prima volta dal dopoguerra sono destinati ad essere più poveri di
          quanti li precedono.
                                         Abituati come siamo a pensare, maga-
          Si è davvero                ri un po’ ingenuamente, che l’unico indi-
                                      catore possibile sia rivolto all’incremento, i
          adulti quando               giovani millennials, social, smart, erasmus
                                      e low cost, sembrano destinati all’esclu-
          si è capaci                 sione. Molti dei nostri giovani hanno ormai
                                      uno sguardo disincantato verso un futuro
                                      che vedono costellato di incognite e di in-
          di dono.                   certezze, e quasi uno sguardo nostalgico
                                    verso il passato.
             Il mondo degli adulti dovrebbe cominciare a dare credito all’inedito:
          sono i giovani che per primi spingono l’acceleratore verso il futuro, per-
          ché vedono ciò che tendenzialmente un adulto fatica a vedere o si rifiu-

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