Page 34 - Annali settembre
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ca, una vuota riproposizione di riti della pietà
popolare.
Lo stesso arcivescovo di Capua, mons.
S. Visco, che ha celebrato la messa solenne
in piazza, ha confessato di aver dovuto rive-
dere il suo pregiudizio di una possibile par-
tecipazione distratta e superficiale, in quanto
colpito dal silenzio e dal raccoglimento dei
fedeli, stretti intorno al Santo “vecchierello”.
Nel nutrito programma di eventi e cele-
brazioni, numerosi sono stati i momenti di
spiritualità (adorazione eucaristica, sommi-
nistrazione della cresima, atto di impegno di
nuove volontarie vincenziane). Anche la
processione per le vie della città ha as-
sunto, per così dire, un valore teologico
come marcia di fedeli, uniti nel canto, che
prendono l’impegno di annunciare il Van-
gelo per le vie del mondo.
Grande animatore di questa spirituali-
tà e carità è il parroco, don Stefano Giac-
quinto, il quale, affascinato dal carisma
vincenziano, non solo ha accolto un ope-
roso e nutrito Gruppo di Volontariato Vin-
cenziano ma ne ha costituito altri (le Fi-
glie di San Vincenzo, gli Accollatori di S.V.)
uniti nel servizio ai poveri.
Tanta operosità ha rinsaldato i legami
della parrocchia con la Famiglia Vincen-
ziana, presente alle celebrazioni con i rap-
presentanti dei GVV, della GMV e dei padri
della Congregazione delle Missioni, ed ha
meritato a don Stefano l’encomio solen-
ne ed il ringraziamento del Superiore Ge-
nerale, padre Tomaz Mavric, che lo ha ac-
colto ufficialmente nella grande Famiglia
Vincenziana. §
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