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ITINERARI DI ome creò Dio il mon-
do? Come un uomo
FORMAZIONE “Ctrattiene il respiro, e si
contrae in se stesso, in modo che
Fare spazio a Dio il poco possa contenere il molto,
così anche Dio contrasse la sua
a cura di Padre Valerio Di Trapani luce di una spanna, e il mondo ri-
Assistente Nazionale mase come tenebre”. Questo brano
del XIII secolo contiene un’idea che
sarà fondamentale nell’intera storia della
mistica ebraica: quella della contrazione o ritiro (tzimtzum) di Dio.
Secondo questo pensiero, Dio per creare l’universo “fa posto”, si contrae
per fare spazio alla vita e all’uomo. L’idea di un contrarsi di Dio per con-
sentire l’accadere del mondo, riemerge in alcune delle figure più signifi-
cative del pensiero ebraico del Novecento ed è rintracciabile nell’opera di
Simone Weil, in particolare quando la pensatrice francese traccia il tema
dell’abdicazione di Dio.
Mi piace iniziare la nostra riflessione con questa immagine, per com-
prendere che la scelta di far spazio a Dio nella nostra vita è preceduta
dall’iniziativa di Dio di far spazio a noi, generandoci alla vita.
Leggendo i vangeli, notiamo che Gesù fa spazio all’uomo e all’umanità
sofferente, instaurando una relazione umana partendo da un abbassa-
mento, che rinnova il cammino di kénosis da lui percorso per passare dal-
la forma di Dio alla forma di uomo (cf. Fil 2,6-7). Gesù si fa viandante asse-
tato al pozzo di Sicar dove incontra la donna samaritana (cf. Gv 4,5-30);
si fa pellegrino sulla strada di Emmaus dove incontra i due pellegrini (cf.
Lc 24,13-35); si fa frequentatore della tavola dei pubblicani e dei peccato-
ri per poter annunciare loro la buona notizia (cf. Mc 2,16 e par.; Lc 7,34).
Gesù, insomma, fa spazio all’uomo abbassandosi e assumendo la condi-
zione dell’interlocutore.
Al cuore degli incontri di Gesù con persone fragili non vi sono le tec-
niche di guarigione e l’attività taumaturgica o esorcistica, ma l’attitudine
umana all’ascolto e all’accoglienza. Accostandosi agli altri non con il po-
tere e il sapere del medico, ma con la responsabilità e la compassione
dell’uomo, Gesù si presenta nella vulnerabilità e nella debolezza, e così ri-
esce a incontrare l’umanità ferita di ogni persona.
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