Page 3 - Annali_Dicembre
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EDITORIALE                            anno 2018 volge al termine,
                                                come sempre ci troviamo a fare
                                        L’un bilancio delle attività, del no-
          a cura di Gabriella Raschi    stro lavoro, del nostro impegno, o alme-
          Presidente Nazionale GVV     no a tentare di farlo.
                                        Tuttavia, prima di ogni altra parola, vor-
                                 rei dire un GRAZIE ai volontari e alle volontarie
          che, pur nelle difficili condizioni in cui versa il paese, sono rimasti fedeli al
          servizio, hanno fatto quanto era nelle loro possibilità, spesso anche con
          sacrificio personale, per gli ultimi. Penso a quanti si sono impegnati nel-
          le visite domiciliari e nei centri di ascolto, nella distribuzione di alimenti e
          nelle mense nelle quali, grazie ad una generosa erogazione, stiamo mi-
          gliorando e potenziando il servizio.
             Penso ai servizi per i senza dimora, dalle docce, alla custodia bagagli,
          al guardaroba, alle case di accoglienza. Penso alle visite in carcere di cui
          si è scritto nelle pagine della rivista. Non dimentico i servizi socio sanita-
          ri, ormai indispensabili in un paese in cui molti rinunciano alle cure, in cui
          molti non hanno accesso alle cure. Devo ringraziare per i servizi destina-
          ti ai minori, dagli asili ai doposcuola, perché solo curando i giovani diamo
          speranza al futuro. Devo ringraziare per i servizi alla terza età, agli anziani
          soli, per l’aiuto a chi ha dato tanto e ora non ha nulla.

             Dalle VISITE che ho fatto personalmente, su vostro invito, ho trat-
          to l’immagine di un volontariato vincenziano dinamico, pieno di iniziative,
          profondamente radicato nei territori, capace di rispondere alle esigenze
          della comunità in cui opera, e analoghe impressioni hanno avuto le vice-
          presidenti, là dove sono state invitate. Ringrazio i gruppi dell’affettuosa
          accoglienza che hanno riservato a loro e a me, li ringrazio della sincerità
          con cui hanno esposto problemi e della capacità di condivisione. Confido
          di vedere tanti volontari, quanti più possibile, sia a Roma nell’Assemblea
          Nazionale e nelle diverse occasioni di incontro, sia nelle regioni, perché la
          visita e l’ascolto restano elementi fondamentali per tutti noi.
             Vedrete nella rivista che alcuni gruppi hanno festeggiato “complean-
          ni” importanti: ci sono in Italia gruppi che operano continuativamente da
          più di trecento anni, moltissimi da più di cento anni. Vorrà dire qualcosa
          in un mondo in cui domina la precarietà! Festeggiamo, dunque, i gruppi
          che hanno un compleanno importante e i volontari che celebrano i loro
          quaranta o cinquant’anni e anche più di servizio vincenziano.


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