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L’opera delle minestre ai poveri
             Nel mese di febbraio del 1906, le volontarie iniziano i primi contatti
          con la Casa Madre di Torino per avere a Como le Figlie della Carità, con-
          siderando preziosa e indispensabile la loro collaborazione per il servizio
          ai poveri: così nel giugno dello stesso anno arriva nella Parrocchia di san
          Bartolomeo la prima suora. Con la presenza stabile delle Figlie della Ca-
          rità a Como, le volontarie avviano un nuovo servizio: la distribuzione quo-
          tidiana e gratuita di un pasto caldo agli indigenti e agli ammalati duran-
          te la stagione invernale. L’Opera delle “minestre per i poveri” inizia così il
          18 novembre del 1907: secondo le linee guida di San Vincenzo, le suo-
          re cucinavano una minestra sostanziosa per tutti e, in particolare, una più
          ricca di carne e brodo per gli ammalati. Una vera e propria impresa, che
          poté essere realizzata anche grazie alle generose e cospicue offerte di
          tanti benefattori, di varie Associazioni benefiche e di Banche della città.
          Dal canto loro, le volontarie si autofinanziavano con i proventi di una Fiera
          di Beneficienza, divenuta presto un’istituzione sul territorio.

           Asilo nido, scuola materna
             Con felice e moderna intuizione, per venire incontro alle esigenze di
          molte  famiglie,  il  Beato  Don  Giovanbattista  Scalabrini,  Parroco  di  san
          Bartolomeo dal 1870 al 1875, aveva fondato un asilo per i bimbi dai tre
          ai sei anni; nel 1913 il nuovo Priore, Mons. Piccinelli, chiede ai Superio-
          ri di Torino altre suore Figlie della Carità, per gestire al meglio l’asilo, nel
          frattempo trasferitosi in Via Rezia, in locali più ampi dove, nel 1915,  era
          stato aperto anche un piccolo nido per i bimbi fino ai tre anni. Tutto que-
          sto per aiutare le mamme che sostituivano al lavoro i mariti in guerra, al
          fronte. Il nido, la scuola per l’infanzia e le altre opere caritative sono sem-
          pre state mantenute dalle volontarie vincenziane in attività anche duran-
          te la seconda Guerra Mondiale. Nel 1945, al piccolo stabile iniziale, si ag-
          giunsero altri fabbricati per nuovi progetti di carità e di sostegno ai poveri.

           E la storia continua
             Le Suore di San Vincenzo, sempre presenti nella Parrocchia, parteci-
          pano in maniera attiva alla vita della comunità, offrendo utilissimi servizi in
          modo discreto secondo il loro particolare e specifico carisma. Il loro pre-
          ziosissimo contributo spazia dalla cura della liturgia all’attenzione ai più
          piccoli, dalla visita agli ammalati e agli anziani alla Benedizione delle fami-
          glie, dal Ministero straordinario dell’Eucarestia all’assistenza agli amma-



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